Diversità verso unità
Quando parliamo di comunicazione linguistica in UE e in Cina, la distinzione principale è che da un lato vi sia la varietà linguistica dell'UE e contrapposta dall'altro lato con l'unità linguistica cinese.
In verità, ci sono molte lingue nativa nell'UE dal momento che ci sono 28 stati membri, mentre in Cina, il mandatino è la lingua ufficiale, anche se esistono molti dialetti e la pronuncia dello stesso carattere varia considerevolmente. Frequentemente, quando le persone dicono “cinese”, in realtà indicano “mandarino”. È una semplificazione comune. Ci sono, naturalmente, altre lingue ancora parlate dalle minoranze etniche in alcune aree cinesi, così come il mongolo e il tibetano che hanno anche la lingua scritta differente dal mandarino. Inoltre, per quanto concerne la lingua scritta, i caratteri cinesi adottati nella Cina continentale sono semplificati, mentre in HK e Taiwan (così come Singapore), le persone sono abituate ai caratteri tradizionali che sono più complessi da scrivere. Ad esempio, dai un'occhiata a “zhè – questo”:
- Tradizionale: 這
- Semplificato: 这
Lo stile scritto condiviso permette a coloro che parlano dialetti diversi di comunicare gli uni con gli altri semplicemente tramite la lingua scritta.
Secondo il report sulla lingua della Commissione europea (http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_386_en.pdf), ci sono correntemente sessanta o più lingue parlate nella zona UE; e 23 lingue tra queste sono riconosciute come essere lingue ufficiali dell'UE.
Dal momento che l'UE è stata fondata dalla Germania dell'Ovest, Francia, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburgo, ai primi inizi, la lingua di lavoro ufficiale dell'UE era il francese, con l'inglese e il tedesco aggiunte successivamente insieme con l'espansione dell'Unione Europea.
In Cina è più semplice. Il cinese è sia lingua ufficiale, sia lingua di lavoro; il cinese mandarino, dialetto della capitale Beijing e della sua vasta area, è stato riconosciuto a partire dal 1949 come lingua parlata ufficiale del paese. A causa di questo, adesso il cinese mandarino è la lingua usata comunemente nei 9 anni di scuola obbligatoria e superiore, nei discorsi ufficiali, nei canali tv e radio in tutta l'intera Cina continentale.
Le lingue straniere per gli europei dipendono completamente dal contesto culturale, geografico e storico. In generale l'ingse è la lingua più diffusamente parlata i 19 dei 28 stati membri dove non è lingua di stato (escludendo Gran Bretagna e Irlanda). In Cina, come unica nazione, la maggior parte dei cinesi considera l'inglese come prima lingua straniera. Generalmente, gli europei sono più esposti alle lingue straniere, nonostante i cinesi abbiano ampliato i propri orizzonti. Oggigiorno, sempre più cinesi imparano una lingua straniera al di là dell'inglese, come giapponese, coreano, arabo, e anche alcune tra le più importanti lingue ufficiali europee come spagnolo francese, tedesco, portoghese.
Il multilinguismo dell'UE è parte del suo stesso motto ufficiale “Uniti nella diversità”. Al contratio, i cinesi contemplano sempre l'unità del linguaggio come unità della nazione.
La specificità linguistica delle lingue cinesi
La differenza più evidente delle lingue cinesi in rapporto a quelle indoeuropee è che non ha un alfabeto ma caratteri chiamati logogrammi (ideogrammi). Non è possibile definire l'esatto numero dei caratteri cinesi che sono stati utilizzati nella lingua cinese per migliaia di anni. Parlando sommariamente, il numero varia da cinquanta a ottanta mila, ma può raggiungere fino a 140.000 caratteri se includiamo anche quelli obsoleti. È ragionevole presumere che una persona che ha studiato conosca circa ottomila caratteri e che una media di tre o quattro mila è sufficiente per leggere un giornale.
Un po' di aiuto per imparare il cinese deriva dal pinyin lo schema standard di romanizzazione internazionale per la pronuncia dei caratteri cinesi, che è utile per imparare la pronuncia del mandarino. Tuttavia, la complessità del linguaggio rimane, dal momento che esistono 5 toni possibili nella pronuncia di ogni sillaba pinyin (primo, secondo, terzo, quarto più il tono neutro) dove ogni tono ha un significato totalmente differente e molte delle sillabe pinyin anche con lo stesso tono possono avere comunque significati differenti.
Ci sono così tanti dialetti in Cina! Il numeor totale di dialetto è circa trecento. Includono le lingue delle minoranze etniche. Dopotutto, quando i fondatori della RPC scelsero di estendere il dialetto mandarino standard (una varietà di mandarino basato sul dialetto di Beijing) a tutto il resto del paese come lingua ufficiale, non è stata una pessima idea. L'obiettivo era semplificare la comunicazione orale tra le differenti regioni cinesi che oggi sono 33 (22 province, 5 regioni autonome, 4 municipalità controllate direttamente, 2 città auto governate) e tra persone con differenti background linguistici (persone parlanti differenti dialetti e differenti etnie).
Un altro aspetto importante delle caratteristiche culturali cinesi è il linguaggio pittografico, poiché il linguaggio cinese scritto sono immagini più che sequenze di parole a formarne la scrittura. Nota che la calligrafia cinese , che ha ben oltre 3000 anni, è un veicolo per la cultura cinese. Significa ancora molto per le venerazioni più anziane, e gli anziani stanno facendo del loro meglio per trasmettere queste tradizioni scritte alle generazioni più giovani. Inoltre, il governo comunista cinese è stato anche attivo nel preservare la calligrafia cinese.
Questo linguaggio codificato che gli stranieri non possono comprendere facilmente è anche un modo per i cinesi di proteggersi dagli “esterni”.
Scoprire i differenti modi di pensare
Il pensiero cinese si focalizza maggiormente su un processo olistico di informazioni.
In effetti, è stato osservato che anche con i bambini che ii cinesi sono migliori nel vedere la situazione generale mentre gli occidentali si sentono molto più a loro agio quando descrivono i dettagli, il che prova che i cinesi tendono a pensare in maniera olistica, mentre gli occidentali pensano in maniera sequenziale.
Le differenti tecniche di negoziazione per gli occidente e i cinesi ne sono un buone esempio. Agli occidentali piace rompere complesse negoziazioni in serie di piccole questioni: prezzo, consegna, quantità, dettagli di prodotto e così via, mentre ii negoziatori cinesi tendono a saltare i dettagli, parlare di tali questioni come un unicum con lo scopo di un'orientamento generale complessivo, e lasciare che i dettagli rimanenti vengano sistemati durante la routine operativa.
In conclusione, il succo è che come straniero, più conoscerai la lingua cinese, più i cinesi ti tratteranno come un “interno” e questa pratica, alla lunga, ti porterà grande beneficio negli affari.
Bibliografia
DG COMM “Research and Speechwriting” Unit, “Europeans and their Languages report” –Special Eurobarometer 386/Wave EB77.1 Special Eurobarometer, Fieldwork -March 2012, Publication-June 2012.
WONG Fai, MAO Yuhang, DONG QingFu, QI YiHong, “Automatic Translation: Overcome Barriers between European And Chinese Languages”, Tsinghua University (China).
Link esterni
- Traduzione automatica: superare barriere tra lingua europea e lingua cinese http://www.unl.fi.upm.es/consorcio/archivos/publicaciones/china/paper-China1.pdf
- Celebrazione della diversità linguistica: http://edl.ecml.at/Home/Thecelebrationoflinguisticdiversity/tabid/2972/language/en-GB/Default.aspx
- la lingua del futuro è l'inglese o il cinese?: http://www.bbc.com/news/magazine-17105569